giovedì 5 dicembre 2013

La chiave

Ieri stavo guardando una replica dell'X Factor Daily, la puntata in cui Mika porta Violetta a prendere un "english tea".


Ad un certo punto le chiede "come ti vedi dopo? come ti vedi una volta uscita di qua?"
E aggiunge "devi sempre avere in mente l'immagine di quello che vuoi, e lavorare per raggiungerlo".

Già.

La cosa incredibile è che è tutto qui, questa è la chiave della nostra vita.

La nostra vita è come un sentiero di montagna: se non ce ne prendiamo cura tutti i giorni, verrà piano piano annullato dalla vegetazione circostante finché non lo troveremo più, e analogamente noi non sapremo più chi siamo e non saremo più in grado di dichiarare la nostra identità.

Al contratio se stabiliamo il nostro obiettivo e ci lavoriamo quotidianamente con voglia, con energia, credendoci, rimarremo sorpresi dei risultati.
Stabilite un obiettivo adesso, qualsiasi cosa che magari avete rimandato per tanto tempo o che pensate non sia alla vostra portata e iniziate e prendervene cura fina da subito, giorno dopo giorno. Inizierete a vedere i risultati in tempi estremamente brevi.








lunedì 4 novembre 2013

Lavoro di squadra

Voglio rendervi partecipi di un fatto accaduto un po' di tempo fa..

Con marito e figli eravamo tranquillamente seduti in salotto a guardare la Formula1 in televisione.
Alziamo lo sguardo verso il lampadario e cosa vediamo? Un bel calabrone che gli stava ronzando attorno.

In un attimo abbiamo messo in sicurezza i bimbi nella loro cameretta chiedendo alla bimba più grande di 3 anni di giocare un po' con il fratellino.
Abbiamo chiuso tutte le porte di camere, bagni e cucina e siamo tornati in salotto.
In un attimo mio marito torna con uno spay per i nidi di vespe comprato tempo fa di cui mi ero completamente dimenticata.
Da qui il piano di azione: in caso di puntura avremmo chiamato la nostra vicina di casa che si sarebbe temporaneamente presa cura dei bambini, mentre mio marito mi avrebbe portato in ospedale. Ho preso la bomboletta e al momento opportuno ho spruzzato: il calabrone è caduto a terra e l'emergenza è stata scongiurata. 
Dopo abbiamo pulito tutto: lampadario, pavimenti, divani insomma anche le cose che apparentemente non erano state inondate dal liquido.
Mentre facevamo tutto questo nostra figlia di è presa cura del fratellino e alla fine le abbiamo anche dato un regalino.

Potrei parlarvi di gioco di squadra, di raggiungimento degli obiettivi, di gestione delle emergenze ( beh, per noi gente di città vi assicuro che lo è stata), ma sapete qual è la morale di tutto questo? Tenete sempre pronto un regalino per vostro figlio, perché spesso capita che faccia qualcosa di speciale.

martedì 24 settembre 2013

La legge d'attrazione colpisce ancora!

La scorsa settimana con mia figlia siamo andate dalla pediatra per il bilancio di salute dei 3-4 anni.

Ad un certo punto controllandole i denti la pediatra mi chiede se usa il ciuccio o si mette le dita in bocca perché "il morso non si chiude".
Saputo che mia figlia si "ciuccia le dita", le dice: "non lo devi più fare perché altrimenti ti crescono i denti come un coniglietto!"

La cosa non mi ha fatto piacere, ma la mia filosofia è: stai rilassato, focalizzati sul risultato e fai accadere le cose.
Negli ultimi anni da quando applico questo principio ho visto che le cose si mettono a posto da sole, come un elastico che se lo lasci libero torna al suo stato naturale. Per loro natura tutte le cose hanno la tendenza, se lasciate libere, di volgere verso il meglio, verso la prosperità e l'equilibrio.

Dopo la visita siamo andate insieme al supermercato e le ho comprato un libro con le canzoncine di Peppa Pig dicendole che glielo avrei dato se almeno per un giorno non si fosse ciucciata la dita.
Le ho anche detto che, in alternativa, avrebbe potuto appoggiare le dita alle labbra ed eventualmente "leccarle" (ho poi scopertto che mio marito le aveva detto la stessa cosa!).
Entrambe queste cose non sono state pianificate, mi sono venute spontanee, ho seguito l'ispirazione!


Il risultato?
Incredibile ma vero, da allora non si ciuccia più le dita!

Cos'è successo?
Sono certa che ancora una volta la legge d'attrazione abbia fatto la sua parte. Basta essere sicuri del risultato che si vuole ottenere, stare rilassati e seguire i tanti suggerimenti che ci vengono da diverse parti, Peppa Pig compresa!

E se fosse stata solo fortuna? Beh diciamo che mi va benissimo lo stesso, ho comunque raggiunto l'obiettivo!



P.S. Se cercate il libro con le canzoncine di Peppa Pig, è in vendita su Amazon, cliccate qui sotto!




lunedì 15 luglio 2013

Metodi a scuola e non solo

Qual è il miglior metodo per imparare?
Semplice, il tuo!


Sì perché se vuoi veramente passare un'interrogazione, troverai il modo, senza sforzo.

Io ad esempio, per imparare i verbi irregolari francesi, li scrivevo coniugati su un foglietto di quaderno che portavo sempre con me, per memorizzarli durante i tragitti in autobus, o mentre aspettavo qualcuno.
La matematica non la studiavo, la capivo e se mi serviva una formula la ricavavo da quello che avevo capito. Difficile? Non direi!

Potrei andare avanti all'infinito, ma la cosa più importante è che io volevo imparare il prima possibile, perché avevo i miei impegni, non potevo assolutamente passare tutto il giorno a studiare.
Così avevo deciso e così ho fatto.

Quello che ti voglio dire è che se hai un obiettivo il metodo di studio che adotterai sarà una diretta conseguenza delle tue necessità.
Le cose sembrano facili o impegnative in base alla tua percezione, o in base all'importanza che gli dai.

Ti è mai capitato di riuscire a concentrarti abbastanza da finire qualcosa in tempi inaspettatamente brevi?

Ti potrebbe succedere sempre, se sei davvero convinto di potercela fare.
Il segreto è essere imprenditore di te stesso.
Ti devi muovere!
Vuoi avere dei buoni voti che ti permettano di fare il lavoro dei tuoi sogni?
Mettiti slla ricerca di un metodo di studio che ti calzi a pennello. Puoi anche inventarne uno, perché no!

Se pensi che la lettura veloce vi possa aiutare, imparala!
Mettiti in azione, prova, chiedi, sperimenta!



Un mio compagno di universitá ad esempio utilizzava un timer da scacchi: riusciva a concentrarsi per circa 45 minuti a volta, per cui con questo timer studiava 45 minuti, poi faceva una pausa di 10 minuti, poi studiava di nuovo 45 minuti,ecc.
E in più faceva roccia, sci alpino, andava in palestea, bici, ecc.
Perché? Era un genio? Non direi! Voleva fare tante cose e si era imposto di ottimizzare.
Sei tu a decidere quanto tempo dedicare allo studio! Per favore non passare tutto il pomeriggio a studiare. Non serve. Meglio poco ma buono.
E in più non vai in paranoia!

Sii tu il protagonista della tua vita! 
Baci

giovedì 11 luglio 2013

Un po' di eccellenza, grazie!

Come avrete capito, è da qualche giorno che mi frulla in testa il concetto di eccellenza.

Ho anche riletto alcuni miei vecchi post, tra cui
Quando mangio mangio e quando dormo dormo

La riflessione è questa: se vivo in modo eccellente, facendo del mio meglio in tutto, libero anche la mente?


Spesso viviamo in funzione di cosa dobbiamo fare o di quanto tempo abbiamo, questo ci impedisce di agire al meglio delle nostre possibilità, e di vivere nel qui ed ora.
Agiamo, ma "abbiamo la mente da un'altra parte". quante volte ci è capitato di dirlo?

Ieri girando su Facebook, ho trovato questa frase del Dalai Lama che calza proprio a pennello:

Quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell'Occidente è che perdono la salute per fare i soldi, e poi perdono i soldi per la salute.
Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro.
Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.

 Se diamo il giusto valore a tutto quello che facciamo e ci concentriamo su una cosa per volta, la facciamo al meglio e creiamo qualcosa di eccellente.

Baci



mercoledì 10 luglio 2013

Wallace D. Wattles: Chi era costui?

Wallace Delois Wattles (18601911) è stato uno scrittore statunitense appartenente al movimento del New Thought.
E' stato uno dei primi scrittori motivazionali e la sua opera The Science of Getting Rich ha ispirato il film The Secret di Rhonda Byrne, incentrato sulla legge d'attrazione.


La forza di questo scrittore era proprio il suoi essere pragmatico: tutte le sue teorie, prima di essere pubblicate, venivano testate personalmente da lui e da altre persone.
E' stato anche uno delle prime persone ad utilizzare la visualizzazione creativa, di cui ho trovato una semplice, ma perfetta definizione su Wikipedia:

La visualizzazione creativa è una tecnica che consiste nell'immaginare (visualizzare) delle cose o delle situazioni nella propria mente per provocarne la materializzazione e l'accadimento nella realtà.
La visualizzazione creativa è una tecnica spirituale di importanza fondamentale nel sistema di insegnamenti e pratiche del New Thought e del pensiero positivo e accompagna la pratica delle affermazioni positive (o preghiera affermativa). Essa viene teorizzata dagli esponenti del movimento fin dalla fine dell'Ottocento e uno dei primi autori a parlarne è Wallace Wattles, autore de La scienza del diventar ricchi.
La differenza tra la visualizzazione creativa e il sogno ad occhi aperti consiste nel fatto che laddove nell'atto di fantasticare la persona crea un'immagine o una scena mentale di cui è spettatore dall'esterno, nell'atto della visualizzazione creativa colui che visualizza è al centro stesso della propria visualizzazione, la sperimenta in prima persona, sforzandosi di percepirla come il più reale possibile attraverso tutti i sensi.
Tecniche di visualizzazione sono rintracciabili anche nelle religioni orientali come il buddhismo così come in ambito scientifico tali tecniche sono state studiate e applicate ampiamente in campo sportivo dalla psicologia dello sport.

Baci







martedì 9 luglio 2013

L'Eccellenza Di Wattles

Mentre traducevo il libro di Wattles How To Get What You Want ho iniziato a mettere in pratica i suoi insegnamenti e sono successe cose inaspettate.
Qualche giorno fa con mio marito stavamo parlando dell'eccellenza e di come questa sia uno delle caratteristiche che accomuna tutte le persone di successo.
 Ma perché è così importante?
Avevo questa idea: se non crei un prodotto eccellente non gli dai il valore che merita e difficilmente qualcuno lo comprerà.
Se per esempio  decidi di creare un disegno, non importa quanto possa essere bello, ma se non lo fai al meglio delle tue possibilità curandolo nei minimi dettagli, avrai sempre la sensazione che la tua opera valga poco, e non gli darai il valore che merita.
Non importa se agli occhi degli altri hai prodotto un capolavoro, tu sai che avresti potuto fare di meglio, questo ti rende scontento del tuo operato e magari alla fine non lo usi neanche come cartolina per gli auguri di compleanno di un tuo amico, lo abbandoni in un angolino senza dargli valore.
Risultato? Hai perso tempo e ti sei depresso.
Ecco a cosa serve l'eccellenza: fare le cose sempre al meglio delle proprie possibilità, per dare loro il valore che meritano.

Ma non finisce qui.
L'idea di Wattles sull'eccellenza è geniale.
Se crei qualcosa al meglio delle tue possibilità, la volta successiva sarai in grado di fare qualcosa di meglio, e la volta dopo ancora meglio.
Insomma lavorando sempre all'eccellenza, mettendocela tutta, la nostre abilità migliorano. 
In effetti è un ciclo: se crei qualcosa di eccellente sei felice e la tua autostima cresce. Questa autostima ti porta a pensare che sempre più cose sono possibili e iniziano a venirti nuove idee. Queste nuove idee ti faranno lavorare al meglio delle tue possibilità così i tuoi standard aumenteranno e i tuoi prodotti saranno sempre migliori, così aumenterà la tua felicità e autostima...

Geniale!
Se il successo dipende anche da questo è meglio che inizi subito ad alzare i miei standard a puntare sempre all'eccellenza.
E questo è fantastico, questa è la prova che abbiamo infinite possibilità, proprio perché abbiamo grandissimi margini di crescita!
Ovviamente ho tradotto il libro, si  intitola Come Ottenere Ciò Che Vuoi ed è disponibile su Amazon in formato Kindle (si può leggere da qualsiasi dispositivo mobile e anche da PC e Mac).


lunedì 8 luglio 2013

Sii una persona di SUCCESSO e Ottieni Ciò che Vuoi

Come Ottenere Ciò che Vuoi

(trad. italiana di How to Get What You Want di Wallace D. Wattles) 
è il nuovo libro di crescita personale disponibile su Amazon





Qualche tempo fa mi sono imbattuta nel libro How to Get What You Want, di Wallace D. Wattles (già autore di The Science of Getting Rich)  in cui l'autore ci fornisce gli strumenti per il successo in tutti i campi della nostra vita.

Ho tradotto How To Get What You Want creando il libro Come Ottenere Ciò che Vuoi, in modo che risulti di facile lettura e comprensione per tutti.

Anche senza rendercene conto, conosciamo le basi per il successo, le abbiamo sotto gli occhi ogni giorno quando vediamo persone di successo all'opera.
Eppure questo breve manuale scritto nel 1910, in pochissime pagine è in grado di stupirci e di dare nuova linfa alla vita dei nostri sogni.

Questo è un piccolo estratto del primo capitolo:
 Ottenere quello che vuoi è un successo: e il successo è un effetto che si manifesta applicando una causa. Il successo è essenzialmente lo stesso in tutti i casi: la differenza è nelle cose che le persone di successo vogliono, ma non nel successo stesso. Il successo è essenzialmente lo stesso, sia che si ottenga nella salute, nella ricchezza, nel progresso o nel lavoro: il successo è il risultato, indipendentemente da cosa si ottiene.
Volete diventare persone di successo? Questo libro vi fornirà la chiave!
Conoscete qualcuno che vuole realizzare i propri sogni? Regalategli questo libro, vi ringrazierà!



È disponibile in formato Kindle su Amazon


Il formato Kindle è accessibile a tutti i dispositivi, compresi dispositivi Apple, Android, Microsoft, PC, Mac (insomma proprio tutti!) semplicemente scaricando l'applicazione gratuita dal sito di Amazon

buona lettura e buon successo a tutti!
sabrina


giovedì 10 gennaio 2013

Un pensiero nuovo al giorno

Oggi Mara aveva passato una splendida giornata!
Lasciata la città in mattinata con la figlia si era diretta in campagna a casa di un'amica.
In poco tempo aveva abbandonato lo smog e il traffico, per passare una giornata in mezzo alla natura, in un posto dove l'aria è cristallina e profuma di fiori.

Durante il viaggio rifletteva su come negli ultimi due anni la sua vita fosse cambiata. Lo aveva deciso. E così è stato.
Fino a qualche anno prima sembrava incredibile poter fare una gita in campagna il giovedì e sembrava ancora più impossibile divertirsi, divertirsi sempre. No stress.
Non fare per dovere, ma fare per piacere.

Quanti di voi possono dire lo stesso?
Spesso ci troviamo come intrappolati nella nostra realtà quotidiana.
Cominciamo a dire che non abbiamo tempo e perpetuiamo ogni giorno lo stesso rituale.
Ci alziamo sempre alla stessa ora, mangiamo più o meno sempre le stesse cose e ci muoviamo nel nostro spazio. Se un amico di chiede di uscire per una birra, ovviamente, non abbiamo tempo o siamo troppo stanchi. E magari la sera appena ci sediamo un attimo sul divano, ci addormentiamo.
Forse ci sfugge che la nostra vita non è in prova, non ne avremo un'altra in cui tutto sarà perfetto fin da subito. Ci dobbiamo dare da fare adesso, in questo istante, non da domani o peggio ancora da lunedì, come fosse una dieta.



Chissà perché aspettiamo sempre un intervento esterno, una sorta di Deus ex Machina che risolva la situazione. Vi ricordo che Cenerentola ha voluto fortemente andare al ballo, si è cucita un vestito, insomma ha intrapreso un'azione! E alla fine della storia, quando era rinchiusa, si è liberata per affermare con vigore " un momento ci sono anch'io". E Rapunzel? È scappata, è scesa dalla torre, ha affrontato un mondo a lei sconosciuto per inseguire un sogno.


È far sentire la nostra voce, che adesso è sepolta dietro un "cosa preparo per cena" e "che traffico sono di nuovo in ritardo". Far sentire la nostra voce a noi stessi!

Prendiamoci qualche minuto ogni giorno per parlare un po' con noi stessi. Rilassiamoci e decidiamo come vogliamo migliorare la nostra vita.

Cosa pensiamo ogni giorno, ce lo siamo mai chiesti?
Intendo pensare davvero: nuovi progetti, nuove idee, nuove sensazioni?
Ricordiamoci che solo con pensieri nuovi, avremo una vita nuova.

baci